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Recensione "Layla di Massimo Piccolo"

I veri fantasmi sono le persone strappate alla morte che hanno però, già abbandonato la vita.



 

Quattro ragazzi del liceo, una Napoli diversa da come la di pensa, una sposa vergine che sarà una presenza enigmatica ed esoterica per tutta la durata del libro e poi c’è lei.. LAYLA, una ragazza apparentemente normale, ma che cela oscuri segreti e sarà proprio lei il collante di un anno all’insegna dell’esoterismo e del mistero...

Questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine letteralmente come un magnete, più andavo avanti più gli ingranaggi si facevano complessi e indecifrabili, una trama mozzafiato curata dall’autore nei minimi dettagli, una scrittura scorrevole e una capacità pazzesca di passare da un argomento all’altro nel giro di una parola lasciando il lettore stordito e disorientato.

Un finale per nulla scontato, bello e perfetto, unica pecca la velocità... l’autore ha descritto ogni situazione ed evento nei minimi dettagli per arrivare a chiudere il cerchio in tre pagine contate... mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ecco, mi aspettavo un po’ più di accuratezza nel finale visto tutto il resto della storia.

Questo libro però mi è entrato dentro e un pezzo di LAYLA lo porterò sempre con me.

Una Napoli vera e contemporanea dove si insinua una realtà fatta di misteri e accadimenti inspiegabili e spaventosi.

Il sortilegio? Sta a te interromperlo.


Recensione scritta da Francesca Betti.

@farfalle_dicarta

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